L’ultimo report realizzato in questi giorni dal Fondo Monetario Internazionale mette in luce una situazione ben precisa per quel che riguarda l’economia del Giappone: in effetti, il debito del governo della nazione asiatica, secondo quanto stimato dall’organizzazione sorta a Bretton Woods, dovrebbe raggiungere il 250% del prodotto interno lordo entro la fine del 2015. La scadenza non è poi così lontana, ma il risultato verrebbe ottenuto grazie soprattutto all’incremento della tassa sul consumo di cinque punti percentuali. Tra l’altro, il panel congiunto del Democratic Party of Japan ha deciso di avviare altre misure fiscali simili, ad esempio quella in base al quale l’imposta in questione non dovrebbe essere accresciuta almeno fino alla prossima elezione della Camera Bassa (si parla quindi del 2013). Il rigore economico e finanziario nipponico è dunque evidente, il traguardo da raggiungere è di primo piano e non verrà tralasciato nemmeno un dettaglio nei prossimi programmi relativi al debito pubblico.