Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, ha lanciato un appello ben preciso nei confronti dei policy makers del continente asiatico: il numero uno dell’organizzazione sorta a Bretton Woods ha infatti messo in luce come i sistemi economici dell’estremo oriente debbano essere preparati a nuovi possibili rischi di shock, molto simili alle turbolenze che attualmente sta vivendo l’Europa. Strauss-Kahn è intervenuto nel corso della conferenza di Asia 21 a Daejon (Corea del Sud), parlando espressamente delle nuove sfide da affrontare, tra cui il potenziamento dei flussi di capitale e i rischi collegati al credito. Dato che Europa e Stati Uniti dovranno forzatamente convivere con un lungo periodo con bassi tassi di crescita, l’Asia deve essere in grado di incrementare i propri investimenti e consumi interni come politica di lungo termine. Le conclusioni dello stesso Strauss-Khan sono state comunque ottimiste:
Le riforme macroeconomiche e finanziarie hanno giocato un ruolo fondamentale negli ultimi anni, dunque, nonostante le difficoltà, le nazioni asiatiche possono uscire velocemente dalla crisi.