Il Fondo Monetario Internazionale crede fermamente nella capacità del governo ungherese di raggiungere il suo obiettivo di bilancio entro il 2010: per rendere possibile questa ipotesi, comunque, è necessario che la nazione europea controlli in maniera molto rigida le proprie voci di spesa e utilizzi le riserve cautamente. James Morsink, a capo della delegazione del Fondo per il paese, ha fatto sapere che grazie alle misure fiscali adottate in collaborazione con l’Unione Europea e la Banca Mondiale, l’Ungheria è riuscita a costruire una solida credibilità sui mercati finanziari. Il target che a Budapest ci si è posti è quello del 3,8% del prodotto interno lordo come quota di deficit e in questo senso si punterà molto sulle politiche tributarie. Bisogna però fare attenzione ai risvolti politici ungheresi: la vittoria del partito di opposizione Fidesz sembra molto probabile alle prossime elezioni e il programma di consolidamento del trasporto pubblico potrebbe spingere la percentuale oltre il 7%, un gap che non sarebbe più tollerabile dall’Fmi.