Le sollecitazioni Bruxelles si fanno più pressanti e il nostro governo deve decidere al più presto le misure da adottare per arginare quantomeno il debito pubblico. Il presidente del consiglio sta preparando una lettera di intenti la quale contempla, secondo alcune indiscrezioni rivelate dal ministro Tremonti, soprattutto un uso coordinato e definito dei fondi europei: l’Italia in questo settore è al terzo posto, dopo vengono solo Romania e Bulgaria. La strategia di sviluppo, come sottolinea il numero uno dell’Economia, deve avere come protagonista il Sud Italia, maggiore destinatario in molti casi dei fondi europei.
Per affrontare la crisi e rimettere l’Italia su un sentiero di crescita – sottolinea Tremonti – forse è necessario, ma non è sufficiente criticare solo la classe politic. Occorre avere un po’ più di fiducia in noi, tra noi e per noi. In Italia esiste un problema complessivo di classe dirigente ma il continuo di fatti e fenomeni porta a una responsabilità complessiva più vasta. Tutti dobbiamo riflettere su cosa si deve fare di diverso. La riflessione deve essere comune. In Europa è arrivato il secondo mostro. Diverso da quello americano, molto più grave, anche perché il contesto è molto diverso rispetto all’altro lato dell’Atlantico. Dobbiamo tutti pensarci. Cosa c’è dietro? L’evasione fiscale incide, la produzione a nero, ma ci sono fenomeni ancora non studiati ed è un mistero del Paese.
Il ministro ha poi proseguito sottolineando la complicata gestione della crisi da parte delle autorita’ europee, il discutibile intervento del Fmi sulla Grecia, la “cacofonia e l’asimmetria dei messaggi e degli interventi” per riportare le stesse parole del ministro. Ma poi, allentando il tiro ha concluso affermando che l’Italia, anche nella crisi, e’ un Paese ricco che soffre un momento di difficolta’, la vera zavorra é rappresentata dal Sud, che stenta a crescere. Il governo intanto prosegue la messa punto la lettera di intenti su riforme strutturali e pensioni da portare a Bruxelles.
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