Le ultime contrattazioni del petrolio si sono contraddistinte ancora una volta per le forti vendite e per l’attacco messo a punto con decisione dai ribassisti; ovviamente, e non poteva essere altrimenti, l’attuale situazione dell’economia della Grecia ha influito notevolmente su questa seduta dell’oro nero, visto che le tensioni tra operatori sono palpabili su qualsiasi piazza finanziaria. In particolare, si teme moltissimo il tanto paventato contagio da parte delle altre nazioni che fanno parte dell’Unione Europea, paura divenuta ancora più reale alla luce delle minacce e degli allarmi dell’agenzia di rating Moody’s. La giornata petrolifera si è pertanto conclusa in maniera non troppo positiva: in effetti, occorre sottolineare come il future relativo a queste contrattazioni e che presenta una scadenza fissata per il prossimo mese di giugno si sia attestato a quota 77,11 dollari, segnando un calo di ben 3,62 punti percentuali.