Il nome della Foster’s Group Limited è noto soprattutto agli appassionati di birra: si tratta, infatti, di uno dei principali colossi attivi in questo campo, il quale sta dominando le cronache finanziarie degli ultimi giorni per la trattativa con SABMiller Plc. A che punto sono giunte le discussioni? Lo stesso gruppo australiano ha precisato di aver intrapreso un dialogo piuttosto aperto e sensibile, un fattore che pare sia stato compreso e apprezzato dagli azionisti. La Foster’s vanta attualmente uno dei migliori profitti all’interno del proprio mercato e nel caso di un rifiuto all’offerta britannica potrebbe anche essere in grado di garantire una cifra pari a cinquecento milioni di dollari australiani agli investitori; per il momento, infatti, il valore economico proposto viene ritenuto troppo basso e quindi non accettabile (si tratta di circa 9,5 miliardi di dollari australiani).
Tra l’altro, bisogna anche considerare che la società oceaniana dovrà pianificare nel dettaglio i tagli dei costi, si parla già di importi molto alti, in modo da potenziare i ricavi nel futuro più immediato. Ci si può dunque attendere una offerta più alta nei prossimi giorni? Gli analisti si attendono una mossa del genere da parte di SABMiller, dunque un incremento non dovrebbe lasciare più di tanto stupiti. Intanto, la stessa Foster’s ha mantenuto invariata la propria quotazione presso la Borsa di Sydney, con i suoi 4,99 dollari australiani necessari per ogni singolo titolo azionario: l’ultimo record in questo senso, occorre precisarlo, è stato comunque raggiunto lo scorso 21 giugno, quando si arrivò fino a 5,21 dollari australiani.
Il nuovo programma di tagli e risparmi dovrebbe invece essere sfruttato per potenziare la pubblicità e la promozione del brand, una strategia che ha il compito di interrompere il declino che, da questo punto di vista, dura ormai da dodici mesi ininterrotti: la Foster detiene comunque ancora un interessante 48% all’interno del mercato, una buona base da cui ripartire.
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