Il Quarto Conto Energia introduce un bonus aggiuntivo del 10% concesso, rispetto alle tariffe incentivanti ordinarie, per quegli impianti che utilizzino moduli fotovoltaici e altri componenti “Made in UE”. Quarto Conto Energia, con il Decreto Ministeriale del 05/05/2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12/05/2011, stabilisce i criteri per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. Il fotovoltaico rappresenta una delle piu’ semplici ed economiche possibilita’ di realizzazione di impianti a fonte di energia rinnovabile. Nello specifico Quarto Conto Energia stabilisce i criteri per usufruire dei vari benefici (possono usufruire degli incentivi definiti nel provvedimento tutti gli impianti, di potenza non inferiore a 1 kW, che entrano in esercizio dopo il 31/05/2011 e fino al 31/12/2016).
Con l’entrata in vigore del Quarto Conto Energia, il ritorno dell’investimento non si giustifica più con il solo incentivo, ma occorre andare alla ricerca d i ulteriori requisiti che permettono di ottenere un vantaggio. Per quanto riguarda le statistiche, la quota dei 10.000 MW è stata raggiunta: è questa la potenza fotovoltaica installata oggi in Italia con il sostegno degli incentivi del conto energia. Molti impianti sono stati installati tra il 2007 e il 2010 con il Secondo Conto energia ma anche il Quarto Conto energia ha registrato in questi pochi mesi più di 25.000 nuovi impianti attivi per una potenza di oltre 1.600 MW.
Evidenziamo – ha però sottolineato Valerio Natalizia, presidente di ANIE-Gifi, in merito al 10% di bonus in più– la difficoltà legata al controllo della provenienza della materia prima per i moduli fotovoltaici extra UE e l’incertezza legata alla transitorietà, stabilita fino al 30 giugno 2012, delle disposizioni. Rileviamo inoltre l’impossibilità per i produttori EU di moduli ed inverter di produrre da subito i certificati di ispezione di fabbrica e le etichette sui prodotti conformi alle indicazioni del GSE. Al fine di dare il tempo a tutti i produttori EU di adeguarsi alle nuove regole e non bloccare il mercato, al MSE e al GSE abbiamo proposto la presentazione di una dichiarazione sostitutiva in attesa della certificazione richiesta e una deroga di qualche mese per la modifica sulle etichette dei prodotti. Per dare poi certezza alla filiera industriale e sbloccare gli investimenti abbiamo richiesto che le regole del regime definitivo siano rese note il prima possibile.
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