La storica decisione di Standard & Poor’s di declassare il rating degli Stati Uniti potrebbe ora coinvolgere un’altra economia che viene attualmente considerata come “solida”: si tratta della Francia, la cui valutazione AAA è sotto stretta osservazione e dovrebbe essere modificata a breve. In pratica, la nazione transalpina prevede un costo eccessivo per assicurarsi da un suo possibile default, superiore addirittura a paesi che non si aspetterebbe mai, quali la Malesia, la Thailandia, il Messico e la Repubblica Ceca. I rating francesi sono stati confermati ai massimi livelli nei mesi recenti, ma le ultime misure del mercato indicano che gli investitori sono sempre più scettici circa la vulnerabilità dell’eurozona.
Nel dettaglio, il debito di Parigi ammonta all’84,7% del prodotto interno lordo, percentuale sicuramente inferiore rispetto a quella italiana (120,3%), ma Moody’s, Fitch e Standard & Poor’s stanno considerando anche i pessimi risultati conseguiti tra la fine del 2010 e gli ultimi mesi.
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