L’attesa per il meeting del G20 in Corea del Sud è finita: i governatori delle banche centrali e i ministri delle Finanze dei vari paesi si sono infatti riuniti in territorio asiatico per discutere dei bilanci economici, ma soprattutto delle politiche valutarie che è più opportuno attuare in questo momento. Uno dei punti cruciali è rappresentato sicuramente dalla discussione delle proposte statunitensi, le quali includono dei limiti ai bilanci contabili, in modo da evitare tensioni dal punto di vista finanziario. Il ministro giapponese delle Finanze, Yoshihiko Noda, ha però già espresso dei dubbi in proposito, ritenendo gli obiettivi prefissati poco realistici. Si parte dunque col piede sbagliato: Timothy Geithner, segretario statunitense del Tesoro, ha accennato a questa sorta di nuovo parametro di Maastricht (4% per i deficit), ma gran parte delle economie emergenti sono pronte ad apprezzare in modo sostanziale le loro monete. Cina, Germania e India dovrebbero rigettare questa iniziativa, pertanto la prospettiva più reale è quella di negoziati molto lunghi.
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