Il Fondo Monetario Internazionale può inserire questi giorni del G20 finanziario in Corea del Sud nella propria agenda storica fondamentale: l’accordo che ha infatti previsto la riforma dell’organizzazione parigina è davvero molto importante e tende a riflettere un nuovo ordine mondiale in cui le nazioni emergenti sono divenute le vere potenze economiche. Tra l’altro, si tratta della maggiore riforma di sempre per quel che concerne la governance del Fondo, anche perché l’intenzione è quella di “svecchiare” una struttura che ancora risente degli acciacchi del tempo. Le economie emergenti verranno incluse nel nuovo Fmi, con l’obiettivo principale di rafforzarne le funzioni e di recuperare il mandato originale deciso a Bretton Woods nel 1944, una valutazione imparziale degli affari economici internazionali. Lo scenario più realistico parla di paesi come Olanda, Belgio e Danimarca che potrebbero lasciare il posto a Turchia, Polonia e Corea del Sud, con la struttura dei dieci maggiori voti composta dal G7 e dal celebre gruppo dei Bric (Brasile, Russia, India e Cina).