Il segretario del Tesoro statunitense, Timothy Geithner, è tornato ad occuparsi delle principali questioni valutarie che stanno coinvolgendo in questi giorni lo scenario internazionale: l’intervento ha avuto luogo nell’ambito del G7 finanziario che si sta tenendo a Washington e ha riguardato in particolare il ruolo che dovrebbe assumere in questo senso il Fondo Monetario Internazionale. Secondo lo stesso Geithner, infatti, l’organizzazione istituita a Bretton Woods dovrebbe svolgere un ruolo ancora maggiore nel monitoraggio nei confronti delle nazioni e delle loro monete. Inoltre, è stato auspicato un approfondimento più intenso proprio in relazione alle politiche dei tassi di cambio. L’esempio più importante sarebbe quello degli Stati Uniti e della pressione esercitata contro la Cina per ottenere un apprezzamento significativo dello yuan: Geithner ha incolpato quei paesi che presentano ingenti riserve valutarie estere, perché ritenute le principali responsabili delle distorsioni del sistema finanziario globale, parlando espressamente di valute “significativamente sottovalutate”.