Sembra non aver fine in tutti i più importanti Paesi del mondo la lunga crisi del comparto dell’auto. La General Motors, recentemente caduta in bancarotta per riorganizzare le proprie divisioni, e per sfuggire alla morsa dei creditori, ha infatti annunciato lo stop temporaneo della produzione in Russia, e precisamente presso lo stabilimento di San Pietroburgo, dalla data odierna e fino al prossimo 28 giugno 2009. La decisione è strettamente correlata alla crisi globale della domanda di nuove autovetture, e vedrà quindi la sospensione della produzione di alcuni modelli a marchio Chevrolet ed Opel. E proprio riguardo alla Opel, stando alle indiscrezioni di stampa del weekend, la canadese Magna sarebbe intenzionata a voler strappare a GM anche il marchio Chevrolet in Russia, dove la casa automobilistica di Detroit vanta una quota di mercato che supera il 10%. Ma sulla cessione di Opel, e del marchio Vauxhall, alla canadese Magna non c’è ancora nulla di definitivo, specie se si considerano gli aspri toni che si sono accesi in seno all’esecutivo tedesco. I colloqui, infatti, non solo proseguono, ma non c’è ancora la firma definitiva sul contratto di cessione di Opel a Magna, con la conseguenza che nell’accordo potrebbe rientrare clamorosamente anche la Fiat, attualmente concentrata sull’alleanza con Chrysler.