Bank of Japan, l’istituto di credito centrale nipponico, si è posta come primo obiettivo la stabilità finanziaria del paese, ora che quest’ultimo deve fronteggiare gli effetti del terribile sisma che si è scatenato ieri: i colossi nazionali, tra cui Toyota Motor, sono stati costretti a chiudere alcuni stabilimenti, dunque il danno economico non può che essere ingente. Bisogna considerare, tra l’altro, che la regione più colpita dal terremoto, Tohoku, contribuisce con ben otto punti percentuali al Pil totale della nazione asiatica, pertanto la grande ripresa economica annunciata dal premier Naoto Kan è seriamente a rischio, a questo punto sarà difficile convincere gli investitori circa le possibilità del Sol Levante di alleggerire il proprio debito. L’impatto finanziario della catastrofe è stato devastante, tanto che l’indice Nikkei 225 ha già perso l’1,7%; la stessa Bank of Japan ha comunque predisposto una task force di emergenza, in modo da fornire la liquidità più adeguata in questa situazione.