30 giugno 2010: potrebbe essere questa la data decisiva per le sorti monetarie dello yuan, la valuta nazionale della Cina: il paese dell’ex Impero celeste potrebbe infatti decidere di rivalutare la propria divisa, al fine di evitare i rischi di fenomeni inflativi, così come è stato confermato da gran parte degli analisti delle principali banche della nazione asiatica. In questo modo, si provvederebbe ad ampliare la banda di oscillazione con il dollaro fino a una fascia compresa tra lo 0,75% e il 3%. Si tratta, però, pur sempre di previsioni, per quanto illustri, ma il premier Hu Jintao ha ribadito di non voler cedere alle pressioni statunitensi, decidendo di rivalutare quando verrà ritenuto più opportuno; il governo di Pechino deve comunque tenere conto del fatto che un eventuale apprezzamento porterebbe a un minore eccesso di liquidità in uscita dalle banche e a una minore spesa per quel che riguarda anche le acquisizioni di imprese straniere.