David Drummond, numero uno dei settori legali di Google Inc., sta esercitando tutta la propria pressione sul governo americano affinché la censura su Internet possa essere considerata alla stregua di una “barriera commerciale”: in effetti, secondo il giudizio del manager, si tratta del principale ostacolo che impedirebbe al noto motore di ricerca e ad altre compagnie informatiche di accedere in maniera corretta ai mercati esteri. Da Mountain View, dunque, è stato lanciato un accorato allarme circa i controlli troppo stringenti nel mondo del web:
Se ci fosse un blocco dei beni fisici, allora si parlerebbe della violazione degli accordi commerciali in questo comparto; chi ha intenzione di far parte della comunità del free trade deve consentire ad Internet di essere anzitutto libera.
Sono state molto precise, quindi, le parole di Drummond. L’intervento è avvenuto nel corso di un panel organizzato per riunire il settore tecnologico e tutte le sue componenti e ha visto intervenire anche Ron Kirk, esponente dello US Trade Representative.