La Grecia attendeva la giornata odierna con trepidazione per le trattative sul prestito finanziario (110 miliardi di euro) ad essa destinato dai governi europei e dal Fondo Monetario Internazionale: l’arresto di Dominique Strauss-Kahn, direttore dei quest’ultimo istituto, ha però scombussolato tutti i piani e le previsioni per il futuro non sono certo incoraggianti.
Tra l’altro, gli esecutivi comunitari, in primis la Germania, hanno richiesto ad Atene maggiori tagli ai budget come garanzia per il sostegno. Le accuse contestate a Strauss-Kahn sono gravi, ma secondo molti analisti la sua assenza non sarà determinante per le sorti elleniche: la convinzione, infatti, è che gli accordi non dipendano da una sola persona, ma qui si sta parlando del numero uno dell’organizzazione di Washington. La Grecia dovrebbe far registrare un deficit di bilancio pari al 9,5% del prodotto interno lordo nel corso di questo 2011, ma servirà una controparte paziente e in grado di comprenderne le esigenze.