Negli ultimi sette anni in Italia l’imprenditoria cinese ha fatto registrare una crescita del 131% con una forte presenza nei comparti del tessile, della pelletteria, delle calzature e dell’abbigliamento. A rilevare questo vero e proprio boom è stata la CGIA di Mestre che da parecchi anni monitora l’andamento e lo sviluppo dell’imprenditoria cinese che, nel nostro Paese, non è caratterizzata solo dall’evasione fiscale, ma anche, come dichiarato dal Segretario dell’Associazione degli artigiani, Giuseppe Bortolussi, da forme di capolarato e di schiavitù che in Italia erano scomparse da anni. Attraverso la vendita ambulante, e con la nascita di piccoli negozi di vicinato, l’imprenditoria cinese nel nostro Paese si espande al punto che, come rilevato dalla CGIA di Mestre, ci sono alcune zone dell’Italia dove le filiere commerciali o produttive sono tutte in mano ad imprese con titolare cinese.