Roberto Mazzotta, presidente della Banca Popolare di Milano, dovrà decidere se concedere la sua disponibilità riguardo la leadership in una lista per il rinnovo del cda della banca: tale lista rappresenterebbe un’alternativa a quella capeggiata da Massimo Ponzellini. Mazzotta è stato molto chiaro al riguardo:
Deciderò nella giornata di domani, devo prima valutare cosa faranno gli altri: soci dipendenti, soci pensionati e tutto il resto.
Le maggiori critiche del presidente di Bpm riguardano soprattutto il modo con cui i soci-dipendenti hanno scelto di candidare Ponzellini, senza toccare in alcun modo le persone. Il primo obiettivo di Mazzotta era quello di concludere questo triennio con una banca pulita, col portafogli a posto e con un’alta reputazione di mercato: il suo unico rimpianto riguarda la mancata unità del corpo sociale per la definizione delle liste di rinnovo del cda, una situazione che potrebbe portare a una vera “battaglia” in assemblea.
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