L’India ha provveduto ad acquistare ben 200 tonnellate d’oro dal Fondo Monetario Internazionale, il quale aveva messo in vendita i propri lingotti a un prezzo medio di 1.045 dollari; le motivazioni per una tale vendita sono soprattutto economiche, visto che il Fondo, di fronte ai continui incrementi del metallo giallo, ha deciso di piazzarne grosse quantità sul mercato, in modo da finanziare i propri progetti nei paesi in via di sviluppo. La stessa India ha approfittato di questa situazione, facendo aumentare le riserve d’oro attraverso una diversificazione della tesaurizzazione. La decisione, la quale è coincisa comunque con un forte calo dei consumi privati, è stata così motivata dal ministro delle Finanze, Pranab Mukherjee:
L’India ha le risorse finanziarie per diversificare gli impieghi e la sua fiducia verso i paesi industrializzati è in declino.
Un acquisto di questo tipo fa pensare a nuove alternative al dollaro: molto probabilmente, anche altri istituti seguiranno l’esempio indiano, provocando un’ulteriore discesa della moneta verde.