Sono in tutto dodici e aiuteranno gli studiosi a comprendere meglio lo stato di salute del nostro Paese, perchè finalmente molti sono d’accordo sul fatto che il solo PIL non possa a priori esprimere in maniera chiara ed esaustiva il complesso delle variabili che entrano in gioco nell’economia di un Paese. Per capire se la sua gente sta bene o male, se le prospettive e la qualità della vita sono buone il prodotto interno lordo non é sufficiente e occorrono nuovi indicatori. Sebbene se ne parlasse da anni, solo in questi giorni arrivano delle certezze in merito a uno studio in tal senso.
A inserire il giudizio dell’Italia in un quadro più complesso, ci stanno pensando il Cnel e l’Istat che hanno appena individuato dodici nuovi “canali” da percorrere per stabilire il nostro stato e progresso economico e sociale. Si parla non solo di denaro o di borsa, ma anche di ambiente, salute, istruzione e formazione, lavoro e tempi della vita, relazioni sociali, ricerca, innovazione, sanità, nonchè sicurezza. Sul sito dedicato, misuredelbenessere.it sarà pubblicato tutto il percorso di costruzione dei nuovi indicatori. Il sito è stato prodotto all’interno dell’Istat (insieme alla collaborazione di altri esperti), dopo aver indagato su un campione di 45mila persone per valutare l’importanza delle diverse dimensioni del benessere.
Il sito consentirà a tutti i cittadini interessati di pronunciarsi sulla selezione e sull’importanza delle 12 nuove regole che avranno il compito di stabilire quali siano i livelli di qualità della vita all’interno del Paese, requisiti proposti nell’ambito del progetto Bes, Benessere equo e sostenibile, promosso da Cnel e Istat. Chiunque può partecipare a questo progetto il sito offre un’ampia documentazione e un questionario per esprimere la propria opinione. Entro il 2012 nascerà finalmente il primo rapporto complessivo sulla qualità della vita in Italia, a cui tutti coloro che lo desiderano, avranno partecipato.
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