La pioggia di euro immessa sul mercato dalla Bce sostiene anche se in maniera leggera l’inflazione: Eurostat, infatti, ha corretto al rialzo la stima flash annuale a ottobre (0%, nella previsione pubblicata il 30 settembre).
In base a quanto detto dall’istituto di statistica, la crescita dei prezzi nella zona euro il mese scorso si è attestata a +0,1%, dopo il -0,1% a settembre, il +0,1% ad agosto, +0,2% a luglio e giugno, +0,3% a maggio. A ottobre 2014 era a +0,4%. Nella Ue a 28, il tasso di inflazione annuale era a ottobre a 0% in rialzo dopo -0,1% a settembre. Un anno prima era allo 0,5%. La stima flash per novembre sarà pubblicata il 2 dicembre. In Italia il tasso di inflazione annuale a ottobre era 0,3% dopo 0,2% a settembre, un anno prima era 0,2%.
A ottobre l’inflazione è rimasta negativa in 13 stati membri con i più bassi a Cipro (-1,8%), in Romania (-1,4%), Bulgaria (-1,2%) Slovenia (-1,1%) e Spagna (-0,9%); . L’aumento più forte di prezzi si è registrato a Malta (+1,6%), in Belgio (+1,2%), Svezia (0,9%), Austria e Portogallo (0,7%). Rispetto a settembre l’inflazione è calata in quattro stati, aumentata in 16 ed è rimasta stabile in sette.
Gli impatti più forti al rialzo provengono da legumi (+1,4%), ristoranti e bar (+0,10%), frutta (+0,07%); carburante per trasporti (-0,68%), olio da riscaldamento (-0,22%) e gas (-0,09%) hanno registrato i rialzi più marcati.
Intanto aumentano i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona. Precisamente dello 0,3% su base mensile e dell’1,5% su base annua (in accelerazione dal +1,2% di settembre). E’ quanto comunica l’Istat. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e registrano una flessione tendenziale pari a -0,1% (da -0,3% di settembre).