Quando la crisi economica sarà finita, e le economie mondiali riprenderanno il cammino della crescita, un altro pericolo potrà incombere nel momento in cui ripartiranno i consumi e la circolazione del denaro tornerà ad essere più fluida. Secondo Dominique Strauss-Khan, direttore del Fondo monetario internazionale, è infatti alto il rischio di una ripresa dell’inflazione; le prime avvisaglie in tal senso potrebbero giungere nel primo trimestre del prossimo anno, quando le economie mondiali dovrebbero a macchia di leopardo tornare a crescere. Per quest’anno, invece, secondo il Direttore dell’FMI i giochi sono fatti nel senso che non c’è spazio per un’inversione del ciclo anche perché le banche non si stanno sbarazzando con la dovuta e necessaria rapidità dei cosiddetti “titoli tossici“, veri artefici di un dissesto che partito dagli USA ha messo in ginocchio Paesi come il Regno Unito, la Spagna, il Giappone ed ha mandato in recessione anche il nostro Paese, la Germania e, pesantemente, anche le economie dell’Est Europa. In sostanza, quindi, il prossimo autunno potrebbe coincidere con la ripresa del ciclo ma potrebbe essere anche “caldo” dal fronte dell’inflazione con una inaspettata quanto pericolosa impennata dell’indice dei prezzi al consumo; con conseguenti rischi per una crescita economica sostenibile e duratura.
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