L’aumento di 0,75 punti percentuali rappresenta l’ultimo carico fiscale che banche e assicurazioni dovranno sopportare in merito all’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap): questo vuol dire che l’aggravio complessivo sarà pari a 250 milioni di euro, un totale che si ottiene anche e soprattutto esaminando i costi del personale, visto che tale imposta influisce proprio su questo ambito.
I calcoli non sono ancora definitivi, ma bisogna anzitutto partire dal presupposto che lo scorso anno gli istituti di credito hanno dovuto spendere quasi 33 miliardi di euro per i dipendenti e 1,4 miliardi per l’Irap stessa; il malcontento è diffuso e viene aumentato anche dalle novità sull’imposta di bollo per il deposito dei titoli, la quale dovrebbe salire addirittura di quattro volte. I dubbi si riferiscono, in particolare, agli effetti che vi potrebbero essere per la concorrenza, ad esempio i prodotti finanziari che presentano un minor tasso di rischio. L’Abi ha espresso la sua perplessità sull’aumento della tassazione.
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