Tra rifiuti e interessi non troppo convinti, la quota di partecipazione di Aer Lingus, una delle principali compagnie irlandesi, non sembra far gola a nessuno: l’ultimo diniego è giunto da Easyjet, altro precursore dei voli low-cost, che ha specificato come non sia assolutamente in previsione l’acquisto del 25% del vettore britannico. Il mancato interesse, comunque, viene definito come una situazione attuale, dunque il futuro potrebbe ancora riservare delle sorprese. Il chiarimento è giunto subito dopo quello di Ryanair, la quale è invece intenzionata a puntare su tale operazione, un modo per sostenere economicamente il governo di Dublino. Come ha precisato il Dipartimento delle Finanze, comunque, un approccio interessante sarebbe quello di Cenkos Securities, società finanziaria di Londra che potrebbe però essere stata spaventata dalle forti perdite trimestrali della stessa Aer Lingus (a marzo i dati parlavano chiaramente di un calo pari a 56 milioni di euro).