Il Fondo Monetario Internazionale ha approvato proprio nel corso della giornata di ieri un esborso aggiuntivo pari a 160 milioni di dollari da destinare all’Islanda; nel 2008, agli albori della crisi economica, il paese scandinavo aveva beneficiato di un pacchetto di prestiti da 2,1 miliardi e questo provvedimento chiude un periodo di incertezza relativo alla nota disputa per i finanziamenti circa le fallite banche islandesi. Negli scorsi mesi, infatti, gli elettori della piccola nazione nord europea avevano rigettato la richiesta secondo la quale sarebbero stati proprio i cittadini a dover ripagare i governi britannico e olandese. Dominique Strauss-Khan confida ora su una piena ripresa del paese nella seconda metà del 2010: il numero uno dell’organizzazione sorta a Bretton Woods ha riposto tutto il suo ottimismo anche sul piano di bilancio islandese, ritenuto la giusta via di mezzo tra l’assestamento del debito pubblico e il sostegno alla ripresa economica.
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