Stanley Fischer, governatore della Banca d’Israele, si è assunto in prima persona la responsabilità delle ultime decisioni dell’istituto: il tasso di interesse di mercato è stato infatti incrementato per la prima volta dopo ben quattro mesi, a causa della più che probabile bolla immobiliare che potrebbe verificarsi in territorio mediorientale. Ciò nonostante, erano in pochi ad attendersi un livello pari all’1,75%, tanto che gran parte degli economisti avevano previsto calma piatta. In questo senso, c’è da dire che nel corso del 2009 i prezzi delle abitazioni israeliane sono cresciuti di oltre ventuno punti percentuali, ragione per la quale l’Ocse ha anche lanciato un serio allarme in proposito. Che cosa ci si deve attendere ora, alla luce di tale movimentazione? Molte obbligazioni rischiano di essere danneggiate dall’aumento dei tassi, una diretta conseguenza di questo effetto-sorpresa. Infine, un ultimo cenno lo meritano gli affitti, intesi come componente del Consumer Price Index, i quali sono cresciuti del 4,9% negli ultimi dodici mesi.