Continua per il quarto trimestre consecutivo il calo dei disoccupati, la cui stima si riduce a 2 milioni 993 mila unità : è l’esito della riduzione per gli uomini e della lieve crescita per le donne. Anche il tasso di disoccupazione maschile diminuisce su base annua (dal 12,1% del secondo trimestre 2015 all’attuale 11,5%) mentre quello femminile è stabile.
La contrazione è più accentuata nel Mezzogiorno e tra i giovani. Nel secondo trimestre 2016 si stima a 1 milione 758 mila il numero di persone in cerca di occupazione da almeno 12 mesi (-87 mila nel raffronto tendenziale), la cui incidenza sul totale disoccupati scende al 58,7% (-0,7 punti in un anno).
Ma c’è di più. Le buone notizie, infatti, non finiscono qui: se confrontiamo i dati a quelli del trimestre numero due dello scorso anno, notiamo l’accelerazione pari al 2,0% del numero degli occupati: le unità in più sono 439.000. Rileva l’Istat:
Il tasso di occupazione delle persone di 15-64 anni sale al 57,7% (+1,4 punti). L’aumento riguarda i dipendenti, sia a tempo indeterminato sia a termine, e gli autonomi senza dipendenti, mentre continuano a diminuire i collaboratori. Un contributo decisivo alla crescita è dato dai 15-34enni (+223 mila su basa annua), assieme al perdurante incremento degli over 50.
Anche nel confronto congiunturale nel secondo trimestre del 2016 l’occupazione complessiva cresce in modo sostenuto rispetto al trimestre precedente (+0,8%, 189 mila), con una dinamica positiva che, con diversa intensità, riguarda tutte le tipologie.
Queste le spiegazioni dell’Istat, che ha segnalato per i dipendenti a tempo indeterminato un più 0,3% e per quelli a termine un più 3,2%; per gli indipendenti si registra un più 1,2%. Soddisfatto il presidente del Consiglio Matteo Renzi.