Si mette male, molto male per l’Italia dal fronte del carovita. L’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ha infatti reso noto, con la consueta stima preliminare, che ad aprile 2010 l’indice dei prezzi al consumo su base annua ha fatto registrare un aumento dell’1,5%, ovverosia uno 0,1% in più rispetto all’aumento tendenziale registrato nello scorso mese di marzo. Se un’inflazione all’1,5% è “accettabile” in fasi di buona crescita economica, chiaramente è preoccupante e penalizzante per le famiglie un carovita come quello attuale visto che lo scenario macroeconomico interno è caratterizzato da consumi stagnanti, redditi bassi e situazione occupazionale ancora in fase di deterioramento. A pesare di più sull’aumento dell’inflazione ad aprile sono stati, in particolare, i capitoli di spesa relativi ai trasporti, alla ristorazione ed alle voci di spesa obbligate delle famiglie italiane, ovverosia acqua, casa, combustibili ed elettricità.