Cattive notizie per l’Italia da una delle principali agenzie di rating mondiali, circa la ripresa.
Durante il prossimo anno la crescita economica si attesterà appena sopra o intorno all’1%. Lo scrive Moody’s nel suo rapporto ‘global macro outlook’ confermando le preoccupazione degli addetti ai lavori alla luce di una progressione del Pil, nel secondo trimestre, ancora fiacca. Certo i dati sono in linea con le stime ufficiali del governo per l’intero 2015 (+0,7%), ma Palazzo Chigi sperava si sorprendere i mercati con un +1% per fine anno ottenendo un effetto trascinamento che portasse la crescita nel 2016 almeno all’1,4%.
Un speranza che secondo l’agenzia di rating americana resterà vana. Non andrà meglio alla Francia che crescerà intorno all’1% mentre l’Eurozona aumenterà dell’1,5% nel 2015 e nel 2016. Per quest’anno, invece, Moody’s stima per l’Italia e per Parigi una progressione del Pil dell’1% o sotto tale soglia. D’altra parte – spiega l’agenzia – i tassi di crescita di Italia e Francia “non saranno sufficienti a far calare la disoccupazione in modo significativo”. L’Eurozona nel complesso, prosegue l’agenzia, trae benefici dall’euro debole e dai bassi prezzi del petrolio ma una volta che questi effetti si saranno “esauriti”, la crescita non supererà l’1,5% “per molti anni a venire”.
Per Moody’s, inoltre, “non ci sono prove di un deciso aumento degli investimenti, della produttività e dell’occupazione” e che quindi “le riforme strutturali abbiano alzato il potenziale di crescita della regione”. Per la Grecia, invece, Moody’s prevede “una grave recessione” spiegando che a pesare saranno, fra l’altro, “i controlli sui capitali” che avranno un impatto sui consumi.