Nel primo semestre dell’anno l’investimento sul sistema-Italia era visto come un pericolo dai grandi investitori istituzionali, che si tenevano alla larga dalla perfieria europea. Poi, sul finire di luglio qualcosa è cambiato grazie alle misure anti-speculazione messe in campo dalla BCE. Gli investitori istituzionali hanno preso fiducia sull’Europa e iniziato a selezionare le migliori opportunità sulla base delle prospettive future e sugli sforzi compiuti dai paesi per ritornare ad essere credibili sui mercati internazionali. L’Italia è diventato di colpo oggetto di interesse di grandi fondi e banche di investimento, in particolare quelle americane.
Jp Morgan, Goldman Sachs e Citi sono tra quelle che da circa tre mesi hanno puntato sui bond italiani in vista di importanti rivalutazioni, dopo una fase di grande depressione delle quotazioni. In particolare, come riportato questa mattina da MF-Milano Finanza, a guardare con grande interesse all’Italia è Citigroup. Il capo economista del colosso finanziario americano, William Lee, già consigliere economico alla FED, ritiene che l’Italia ha grosse chance di diventare più efficiente, rimettendo in moto la propria industria dopo la fase di recessione.
Secondo Lee, “l’Italia si trova in una fantastica situazione” in quanto gli sforzi dell’attuale esecutivo per rendere il paese più efficiente dovrebbe consentire un rilancio dell’industria e rivalutare i punti di forza del paese, che è riuscito a mantenere un avanzo primario di bilancio. Il grande problema dell’Italia resta il debito pubblico, che ormai sfiora i 2mila miliardi di euro, ma il paese ha sempre una grande ricchezza in termini di capitale umano e capacità industriale. Secondo l’esperto di Citi, l’Italia ha tutte le carte in regola per cambiare la sua immagine del mondo, che negli ultimi tempi era stata condizionata dal fardello del debito.
Il guru di Citi fa notare che l’eccessivo indebitamento pubblico è però compensato dal buon livello degli asset e dalla ricchezza privata. L’Italia è tornata a camminare a testa alta sui mercati e ora è un paese sempre più appetibile, in quanto il valore di bond e azioni è sceso su livelli minimi e ora la maggior parte dei gestori mondiali prova ad approfittare di questa sottovalutazione degli asset italiani per ottenere rendimenti esaltanti nel medio periodo.