Ogni anno viene prodotta pasta per un miliardo di chili spacciata come italiana ma in realtà preparata con grano extra Ue. A denunciarlo, in concomitanza con la Giornata Nazionale dell’Anticontraffazione, è stata la Coldiretti, la quale ha spiegato come tutto ciò accada a causa del fatto che quando i consumatori acquistano la pasta non trovano l’etichetta sulla provenienza della materia prima. L’etichetta non c’è in quanto non è obbligatoria, ragion per cui quando parliamo di pasta, e non solo, il made in Italy contraffatto purtroppo spopola con un pacco di pasta su tre che i consumatori italiani acquistano pensando che sia italiana mentre invece il grano con cui è fatta proviene dal Canada, Stati Uniti, Australia, Messico, Kazakistan e Turchia.
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