A prescindere da quale sia il destino del governo Berlusconi, l’Italia deve intraprendere velocemente la strada delle riforme economiche, rispettando gl impegni presi in ambito europeo e internazionale. Poco importa che ci sia Berlusconi o meno, quello che conta é che in Italia si facciano le giuste riforme. È questo in sintesi il pensiero di Emma Marcegaglia, nel giorno in cui la tenuta parlamentare del governo Berlusconi verrà messa alla prova dal voto di fiducia sul rendiconto. La numero uno di Confindustria ribadisce con chiarezza la necessità di ovviare agli attuali spread: nella giornata di ieri il differenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi con scadenza a 10 anni oscillava tra i 478 e i 493 punti base.
Non si risolvono i problemi con il fatto che non c’è più il governo Berlusconi… – ha detto Marcegaglia – i problemi si risolvono facendo le riforme. Tutta la classe politica si metta nelle condizioni di fare le riforme, se non le faremo il Paese non avrà risolto null. Sono necessari in questi giorni e in queste ore delle decisioni. Con uno spread Btp/Bund di 500 punti base non si va avanti a lungo, è un numero che evidenzia la mancata credibilità dei mercati finanziari.
Ma secondo il presidente di Confindustria, gli attuali livelli di spread dell’Italia nei confronti della Germania evidenziano non solo la mancata credibilità del Paese sui mercati finanziari ma anche un restrizione del credito enorme, gia’ in corso.
Non sta a me dire quali sono le decisioni politiche che verranno prese – conclude poi riferendosi a Napolitano -. C’e’ il Governo che dovra’ decidere, c’e’ il Presidente della Repubblica che, eventualmente, se ci saranno le condizioni, dovra’ intervenire. Ribadisco con chiarezza che non possiamo andare avanti con uno spread cosi, serve trovare una soluzione che, sarebbe ingenuo credere, si trovi automaticamente senza il Governo Berlusconi.
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