I dati rappresentano la chiave del successo nell’immediato futuro. A dire il vero, lo sono già nel presente e lo sono già da molto tempo in ogni tipologia di comparto produttivo. Basti pensare al peso che hanno le statistiche, i sondaggi e più in generale i numeri.
Di certo, la finanza non sfugge a questa regola. Ecco perché c’è sempre più interesse intorno alle “Data company” ed è notizia fresca l’acquisizione da parte di Ihs della britannica Markit, in un’operazione che genera un colosso da 13 miliardi di dollari di valore combinato.
Gli azionisti dell’americana Ihs, famosa soprattutto per i dati relativi al mercato dell’energia, avranno il 57% della società combinata, che spazierà dai dati all’analisi finanziaria. La parte restante andrà agli ex azionisti di Markit, considerando che l’operazione è fatta tutta di “carta”, cioè con scambio azionario. La nuova Ihs Markit (così il nome) avrà sede a Londra e – in base ai risultati dell’esercizio 2015 – avrà ricavi da circa 3,3 miliardi di dollari.
Ihs è un editore e provider di informazioni tecniche per industrie quali la finanza, l’aerospazio, automotive, energia e tecnologia. Markit è più propriamente dedicata ai prodotti finanziari, in particolare i Cds. Come annota il Financial Times, si tratta dell’ultima di una serie di operazioni nell’industria dell’infrastruttura finanziaria: Bloomberg ha acquisito il business degli indici di Barclays per mezzo miliardo di sterline e l’Ice (che possiede Wall Street, si è assicurata Interactive