Siamo a tre giorni dal referendum britannico che sancirà il remain o l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Si tratta di un evento che coinvolge a pieno gli investitori, i quali si sono basati e si baseranno sulle indicazioni provenienti dagli esperti del Regno Unito.
Crescono secondo i sondaggi le probabilità della conferma del Paese nell’organigramma burocratico di Bruxelles. Così gli esperti:
L’ago della bilancia si è spostato con più decisione verso il remain dopo l’assassinio di Jo Cox. Per le Borse si tratta di uno scenario più stabile. Non è un caso se la sterlina ha fatto registrare il rimbalzo più alto da sette anni a questa parte, ricollocandosi in area 1,457 contro il dollaro Usa. I listini europei aprono bene: Milano fa registrare un guadagno del 2,2%, Parigi cresce del 2,5% seguita da Francoforte (+2,3%) e Londra (+1,9%).
In Italia, nel frattempo, si registra la schiacciante vittoria del M5S alle amministrative di Roma e Torino con Virginia Raggi e Chiara Appendino. Una vittoria che tuttavia non ha provocato le ripercussioni che alcuni temevano (da Barclays parlano di “netta affermazione del partito “anti-establishment”).
Lo spread tra Btp e Bund tedesco si abbassa sotto 145 punti base con il decennale italiano che rende l’1,45%: prevale la distensione generale diffusa nei mercati. L’euro è in rialzo sui mercati asiatici nei confronti delle valute americana e giapponese: un altro segno della scommessa a favore di un risultato favorevole al Vecchio continente. La moneta unica europea viene indicata a 1,1353 dollari (+7,3 cent) e a 118,82 yen (+1,30 yen). L’agenda macroeconomica, ricca in settimana, non presenta oggi dati rilevanti. Si evidenzia la crescita dello 0,4% dei prezzi alla produzione in Germania di maggio, mentre su anno si registra un calo del 2,7 per cento.