Russia 2018 e Qatar 2022: sono questi i due verdetti pronunciati ieri dalla Fifa in merito all’assegnazione delle due edizioni future della Coppa del Mondo, una decisione che fa comprendere come anche in questo campo vi sia una forte fiducia nei confronti dei mercati emergenti. La candidatura del governo di Mosca ha surclassato quella di Inghilterra e Spagna-Portogallo, mentre l’emirato mediorientale ha avuto la meglio su Australia e Giappone. Ospitare un evento sportivo di questa portata significa anche far girare un volume d’affari pari a cinque miliardi di dollari; per la stessa Russia si prospetta un boom nello sviluppo infrastrutturale e nell’ambito dei trasporti e della produzione di acciaio (i tredici nuovi stadi dovrebbero costare circa 3,8 miliardi di dollari). Per il Qatar si prospetta invece, parole e musica dell’Fmi, la maggior crescita economica al mondo nel 2011 e il mondiale del 2022 significherà probabilmente l’aumento di hotel, impianti sportivi e la costruzione di una nuova linea metro appositamente pensata per il torneo.
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