E’ rientrato il rischio di un blocco delle forniture di gas all’Ucraina da parte della Russia. Secondo quanto reso noto dal colosso russo Gazprom, infatti, sono arrivati da Kiev i pagamenti per le forniture di gas dello scorso mese di maggio, scongiurando così un nuovo braccio di ferro ed una nuova “guerra del gas” che avrebbe avuto di certo ripercussioni anche sul transito del gas verso l’Europa. L’avvertimento di Gazprom è stato quindi preso in seria considerazione dall’Ucraina, la quale tra l’altro non gode della “fiducia”, in termini di puntualità nei pagamenti, da parte della Russia in virtù della grave crisi economica che ha colpito il Paese. Per quanto riguarda il mercato dell’energia, tra l’altro, la Gazprom, per voce dell’amministratore delegato del colosso energetico russo, Aleksiei Miller, ha ipotizzato un prezzo del petrolio sul livello degli 85 dollari al barile entro la fine del corrente anno. Se tale previsione fosse confermata, la Russia da tale rialzo rispetto ai prezzi attuali potrebbe trarne un grosso beneficio sia per il rilancio delle propria economia, sia sul fronte azionario con la probabile rivalutazione degli indici di Borsa russi.
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