Il piano industriale di Michelin nasconde una cesoia per l’Italia. Nel nostro Paese verranno infatti tagliati 578 posti di lavoro durante i prossimi cinque anni.
Lo comunica il gruppo degli pneumatici in una nota che annuncia la riorganizzazione delle attività del gruppo anche in Gran Bretagna e Germania e nel nostro Paese. La gran parte dei tagli, circa 400, si concentreranno sullo stabilimento di Fossano (Cuneo) che verrà chiuso “nell’ultima parte del 2016”.
Il gruppo francese delle gomme annuncia comunque la volontà di “aprire un trasparente confronto” con i sindacati per “accompagnare nella ricerca di una soluzione” i 400 dipendenti. Il piano riguarda anche 30 dipendenti ad Alessandria, 120 a Torino e 28 a Tribano (Padova).
“Dal 2009 ad oggi – spiega Michelin – il sito industriale di Fossano ha registrato una flessione dei volumi del 45%, che si traduce in una situazione di cronica non saturazione degli impianti. I 2/3 dell’attuale produzione di cavi metallici standard di Fossano – aggiunge – sono oggi acquistabili sul mercato a costi decisamente inferiori”. Per questo motivo, scrive ancora l’azienda, “la fornitura di questi semilavorati, in una logica di ottimizzazione dei costi di tutta la filiera di produzione degli pneumatici, richiede soluzioni economicamente sostenibili”. Di qui, appunto, “la chiusura dell’attività del sito di Fossano, che si realizzerà progressivamente entro la fine del 2016”.
Il programma riguardante il periodo 2016-2020 annuncia un investimento in Italia di 180 milioni di euro. E prevede, inoltre, il rafforzamento dello stabilimento di Cuneo e la specializzazione nella fabbricazione di pneumatici autocarro nuovi ad Alessandria, dove verrà però arrestata l’attività di ricostruzione. Stop anche all’attività di magazzino di Tribano, in provincia di Padova. Per il Polo logistico di Torino, infine, è prevista una “evoluzione” con il venir meno della funzione di magazzino intermedio”.