Moody’s non ha avuto alcuna pietà nello scagliarsi contro ben sei nazioni europee, un elenco che ricomprende anche il nostro paese, oltre alla Spagna e al Portogallo: in pratica, è stato sottoposto a revisione anche l’outlook di nazioni importanti quali Francia e Regno Unito, declassato a “negativo” a causa della crisi del debito europeo. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il rating spagnolo è passato da A1 ad A3, con il giudizio molto vicino a un cambiamento, mentre il nostro paese e i portoghesi hanno dovuto subire un downgrade, rispettivamente, da A3 ad A2 e da Ba3 a Ba2. Le altre valutazioni che sono state riviste in maniera negativa sono quelle relative alla Slovacchia, alla Slovenia e a Malta.
►MOODY’S DECLASSA DI DUE LIVELLI IL RATING DEL BELGIO
Come ha spiegato la stessa agenzia americana, l’incertezza che ancora aleggia sull’area dell’euro e sulle sue prospettive per qualsiasi tipo di riforma istituzionale o fiscale rappresenta la causa principale di questo nuovo provvedimento. Nel frattempo, l’euro ha subito un rallentamento nei confronti del dollaro, cedendo sul finire della giornata 0,2 punti percentuali, mentre la sterlina ha chiuso molto vicina a 1,6 dollari (-0,3% per la precisione). Come accade di consueto, le tre principali agenzie di rating agiscono quasi in simultanea e attendono che una delle altre provveda al declassamento per operare nello stesso modo. Ne sono un chiaro esempio i downgrade operati lo scorso mese da Standard & Poor’s nei confronti di Francia e Austria, le nazioni che vantavano ancora una incoraggiante tripla A, il giudizio più affidabile in assoluto.
►RISCHIO DEFAULT MULTIPLI NELL’AREA EURO
Le prospettive a cui fa riferimento Moody’s sono quelle di tipo macroeconomico, sempre più deboli e in grado di minacciare seriamente l’implementazione di programmi seri di austerity, oltre a quelle riforme strutturali che dovrebbero essere in grado di promuovere la competitività. Tutti questi fattori, poi, continueranno a influenzare la fiducia degli investitori, con dei mercati costantemente fragili.
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