Che la situazione italiana fosse critica ormai se ne erano accorti in molti. Evidentemente la situazione é più negativa di quanto potessimo pensare perchè la condizione dell’Italia sui mercati internazionali probabilmente subirà un peggioramento. Arriva in queste ore un monito da Moody’s, l’agenzia di rating tiene i nostri titoli in osservazione, a causa del contesto politico ancora incerto che tarda a ratificare interventi strutturali. L’ultima valutazione era ferma ad Aa2, ovvero rating alto e qualità più che buona, e anche se il titolo non è fra i prime, cioè tra quelli massimamente sicuri, non è certamente negativo. Moody’s però ha tenuto a precisare che il voto dell’Italia è sotto revisione per un possibile downgrading dal 17 giugno scorso e che le operazioni di revisione durano in medie tre mesi.
Questo periodo scade fra meno di dieci giorni, in un’intervista al Sole 24 Ore, il responsabile del rating dell’Italia, Alexander Kockerbeck, aveva sottolineato in particolare il peggioramento della situazione in Europa e l’effetto di contagio che potrebbe generarsi. Tutti questi fattori si sono successivamente realizzati (parlando per esempio della situazione in Grecia) e questo ha accentuato le aspettative di mercato di una prossima azione dell’agenzia. Tutto si potrebbe risolvere con una manovra “rafforzata” che ridarebbe all’Italia “credibilità”, come ha sottolineato in una intervista Giorgio Napolitano, ed evitare un periodo di forte austerity per gli italiani.
La data fatidica per il declassamento dell’Italia potrebbe essere il 17 settembre, visto che Moody’s aveva messo il nostro rating sotto osservazione il 17 giugno di quest’anno e di norma ogni modifica viene decisa entro tre mesi. Le voci su un possibile declassamento del nostro paese giravano sui mercati da qualche giorno, ma erano soltanto delle indiscrezioni senza alcun fondamento. Moody’s ha però deciso di rendere pubblica la situazione mediante una dichiarazione. Le conseguenze sono state quasi scontate, Piazza Affari ha chiuso in rosso negli ultimi giorni e cresce il nervosismo sui mercati finanziari.
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