È ormai noto come i rating e i giudizi su compagnie e società siano affidati, per avere la massima affidabilità, alle tre principali agenzie, vale a dire Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch: gli errori di questi colossi del settore sono diventati marchiani soprattutto negli ultimi tempi e una forte insofferenza in questo senso è stata avvertita dalla Cina. L’ex Impero Celeste ha allora deciso di prendere la situazione in mano, istituendo una propria agenzia, un’alternativa di valore ai consueti nomi del rating, già nell’occhio del ciclone per la crisi finanziaria scoppiata due anni fa. L’agenzia cinese si chiamerà Dagong Global Credit Rating e si è già ripromessa di mettere da parte ideologie e politica nelle sue valutazioni. Per il momento, però, la situazione non sembra mutare: Moody’s e S&P hanno valutato l’economia americana con una tripla A, un rating ritenuto eccessivo dalla stessa Dagong, la quale ha però assegnato un bel AA+ alla Cina, precisando che non si tratta di alcun favore, ma di un’analisi indipendente.