Eric Sprunk, vice presidente per il merchandising e il prodotto globale di Nike Inc., ha chiuso il proprio discorso agli investitori con una “punzecchiatura” riguardante l’andamento delle vendite:
Non sarebbe meraviglioso se potessimo realizzare scarpe che ci rendano più muscolosi, più tonici e snelli soltanto attraverso una semplice camminata? Ovviamente, nessuno può creare un prodotto simile.
Queste “scarpe tonificanti” stanno guidando letteralmente i guadagni del mercato in questione, con Reebok e Skechers Usa sugli scudi e la stessa Nike in netta difficoltà. In particolare, questa differenza è evidente quando si osserva l’andamento dei titoli azionari, con Reebok e Skechers capaci di guadagnare, rispettivamente, il 6,7% e il 17%, mentre l’azienda di Beaverton si deve mangiare le mani per l’opportunità mancata. Gli studi sulle toning shoes non hanno ancora convinto i vertici Nike, ma dovrebbero pensarci i dati di mercato: dal 2008 ad oggi, i modelli in questione sono riusciti quasi a decuplicare gli introiti, attestandosi a quota 145 milioni di dollari.