Se ci doveva essere una categoria lavorativa da “punire” dal punto di vista finanziario a causa delle attuali incertezze del sistema, sembra che il presidente statunitense Barack Obama l’abbia individuata nei dipendenti federali; in effetti, dalla Casa Bianca è giunta in tutta la sua ridondanza la proposta di congelare letteralmente gli stipendi di circa due milioni di lavoratori pubblici, almeno per tutto il 2011, in modo da tenere sotto controllo il deficit di bilancio. I soggetti più colpiti sarebbero dunque tutti i civili che svolgono un lavoro all’interno del governo, inclusi gli appartenenti al Dipartimento della Difesa, mentre il personale militare non vedrà intaccati i propri salari. L’intento è quello di risparmiare due miliardi di dollari per il prossimo anno fiscale e altri sessanta miliardi fino al 2013. Perché la proposta prenda vita, occorrerà ora l’approvazione da parte del Congresso: il deficit americano ammonta a 1,3 trilioni di dollari, una cifra spaventosa e la seconda più alta mai registrata a Washington.