La ricerca condotta ieri dall’Ocse è stata certamente in tema con la giornata: nel corso delle ventiquattro ore dedicate a tutte le donne del mondo, infatti, l’organizzazione parigina ha voluto mettere in luce le differenze che ancora esistono nel mondo del lavoro tra uomini e donne. Il guadagno al femminile è inferiore, in media, di 18 punti percentuali rispetto a quello maschile, contribuendo quindi a far aumentare le probabilità di povertà. Le distanze maggiori in questo senso sono state rilevate in Corea del Sud (-40%) e Giappone (-33%), mentre la parità è molto vicina in Belgio e Nuova Zelanda. Cosa c’è da dire riguardo all’Italia? Nel nostro paese la situazione non è certamente incoraggiante, visto che il divario arriva fino al 20%. Un’altra stima interessante dell’Ocse è stata poi quella del tempo da dedicare alla cura dei figli: se in Nuova Zelanda e Norvegia le differenze sono quasi impercettibili, in Italia, Polonia e Messico la distanza tra uomini e donne è fin troppo evidente.