Nell’area dei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, l’inflazione è aumentata dall’1,9% di febbraio al 2,1% dello scorso mese di marzo. A darne notizia è proprio l’Ocse nel precisare come l’aumento dei prezzi sia prevalentemente spiegabile con l’aumento dei prezzi dei prodotti energetici; ma a salire, invertendo la tendenza, sono stati nello scorso mese di marzo anche i prezzi dei prodotti alimentari con una variazione di +0,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nell’area Ocse, quindi, la dinamica, seppur con numeri diversi, coincide con l’andamento dei prezzi al consumo nel nostro Paese, arrivati in base all’ultima stima preliminare dell’Istat, quella di aprile, all’1,5% con tutto quel che ne consegue per le ricadute negative sul potere d’acquisto delle famiglie italiane.