La risposta del cda di Parmalat all’offerta pubblica di acquisto di Lactalis è stata inequivocabile: l’ad Enrico Bondi ha fatto sapere infatti che la decisione prevalente è stata quella di una bocciatura dell’offerta transalpina, il cui prezzo viene ritenuto poco congruo alle aspettative e alle esigenze dell’azienda di Collecchio. Nello specifico, la quota della discordia è rappresentata dai 2,6 euro per azione, ma il colosso emiliano punta più in alto, quasi a voler sfidare i francesi che vogliono assumerne il controllo completo del capitale. La scelta negativa è giunta dopo aver esaminato un’analisi condotta con minuzia di particolari da Goldman Sachs. Che cosa succederà ora? Un prezzo più accettabile, sempre secondo Bondi, sarebbe pari a 2,8 euro, gli analisti si attendono come prima contromossa di Lactalis un incremento del controvalore di 260 milioni di euro. L’accordo tra Collecchio e Parigi sembra l’unica possibile comunque, anche perché la tanto decantata cordata italiana guidata da Intesa Sanpaolo ha miseramente fallito.
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