Parmalat ha dunque deciso di mantenere invariati i propri obiettivi che sono stati indicati in relazione al 2009, nonostante il governo venezuelano abbia provveduto a svalutare la sua moneta locale, il bolivar, nei confronti del dollaro: nessuna influenza pertanto dagli eventi macroeconomici internazionali, come hanno fatto notare delle fonti molto vicine al gruppo di Collecchio. Due giorni fa, in diretta televisiva, il presidente Hugo Chavez aveva infatti annunciato questo provvedimento economico, resosi necessario per far fronte alla speculazione e all’aumento dei prezzi dei principali beni; Parmalat, che ha forti interessi in America Latina, è direttamente presente in Venezuela attraverso la Industria lactea venezuelana, ma i target che prevedevano ricavi netti in crescita tra l’1% e il 2% rispetto al 2008 e un ebitda pari a 350 milioni di euro non sono stati modificati nel corso della presentazione dei dati del terzo trimestre 2009.