Lo scorso mese di novembre aveva rappresentato uno dei momenti peggiori per le quotazioni del petrolio: in quel periodo, infatti, l’oro nero si era attestato sui propri livelli minimi, ma ormai tutto sembra un ricordo lontano, grazie soprattutto al trend positivo che è stato inanellato nelle ultime sedute, contraddistinte da guadagni importanti. Il report stilato dal Dipartimento statunitense dell’energia non è stato certo incoraggiante, ma nonostante questi dati negativi, gli acquisti sul fronte petrolifero sono stati numerosi. In particolare, quest’ultimo rapporto ha messo in luce come le riserve della commodity siano giunte fino a un totale di 860.000 barili, un buon rialzo che però non coincide con le stime degli analisti, i quali si attendevano un più sostanzioso ammontare pari a 1,7 milioni. Anche la benzina è risultata in leggero aumento, mentre le riserve di distillati sono scese in modo piuttosto netto. Intanto, i contratti futures con scadenza a marzo e collegati allo stesso petrolio hanno chiuso le contrattazioni con un +0,8%.