Il prezzo del petrolio è in continuo ribasso, ormai il dato è più che assodato. Le quotazioni dell’oro nero sono scese anche nel corso della giornata di ieri: le motivazioni sono presto dette, le delusioni per le stime macroeconomiche degli Stati Uniti sono state determinanti, ma non bisogna dimenticare nemmeno l’andamento altalenante del comparto del lavoro. Al contrario, il sentimento finale non è stato modificato dal buon dato relativo alle scorte americane, in netta ripresa negli ultimi sette giorni. In effetti, bisogna sottolineare come le riserve petrolifere strategiche siano incrementate di oltre 950mila barili, ma le aspettative erano decisamente migliori, almeno due milioni di unità nel complesso.
Molto meglio è andata, invece, alle riserve di benzina, con un progresso di 1,7 milioni di barili, cinque volte superiore alle previsioni. Infine, non si può non citare la performance delle vendite presso il New York Mercantile Exchange, con i futures a 91,93 dollari.
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