Alla prima conferenza unificata i rappresentanti delle Regioni hanno bocciato il piano casa e il Governo ha rinviato l’incontro a martedi, giornata in cui si dovrà raggiungere una nuova soluzione condivisa. Successivamente verrà convocata un’altra conferenza Stato-Regioni e quindi il Consiglio dei ministri per il varo del provvedimento. Nonostante la bocciatura da parte delle regioni, Berlusconi non intende depotenziare il provvedimento:
Anche se limitato alle ville mono e bifamiliari, il piano – spiega il premier – riguarderà quasi il 50 per cento delle abitazioni, che sono monofamiliari o bifamiliari. Dalle ultime notizie che abbiamo sono il 25-28 per cento delle monofamiliari e il 13-15 per cento le bifamiliari.
Nessun problema invece per l’altra parte del piano casa, quello da 550 milioni di euro e destinato alla realizzazione di abitazioni low cost di edilizia pubblica, per il quale sono già state avviate le procedure burocratiche per portarlo velocemente all’esame del Cipe.