Lo avevano chiesto le parti sociali e l’Europa e il ministro dell’economia non ha tardato a dare una risposta. Un piano decennale per la crescita é il tavolo per lo sviluppo che si è svolto ieri al Tesoro. Il piano dovrà toccare quattro punti fondamentali: il lavoro, le imprese, il credito e lo Stato. Entro un mese il piano sarà pronto e getterà le basi per una nuova economia, più solida e affidabile. Sono questi i propositi del ministro, che per rilanciare la crescita passerà velocemente alla parte concreta, subito dopo il completamento dello studio del piano, si procedera’ alla “manutenzione” delle misure varate soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture. Il tavolo di confronto al Tesoro si riunirà ancora mercoledi della prossima settimana.
Le misure – ha spiegato Tremonti – avranno costo zero. Il momento e’ assolutamente complesso ma proprio per questo dobbiamo dare l’idea di cosa fa questo Paese nei prossimi 10 anni, per almeno tre legislature. Per uscire dalla crisi dobbiamo fare un po’ di marketing per l’Italia. Serve un po’ di allure che ci dia il respiro di grandi opere. Dobbiamo dare delle risposte a Marchionne se fa il demonio – ha riferito il ministro all’ANSA – e dice che non vuole stare in Italia perche’ c’e’ il sindacato. Ci sara’ una ragione se Marchionne dice che deve uscire da Confindustria se vuole stare in Italia.
L’altro argomento importante toccato dal discorso di Marchionne nei giorni scorsi riguarda la recente manovra economica italiana:
Quello che ci serviva ci è stato dato – ha asserito Marchionne – il mondo sta guardando all’Italia, per cui bisogna fare le cose in modo molto serio. La cosa importante è essere totalmente credibili a livello internazionale. Le nuove norme sui contratti aziendali ridanno certezze, non solo alla Fiat ma a tutti quelli che vogliono investire in Italia. Sapete perché Chrysler va meglio di Fiat? – conclude in tono quasi sarcastico – Perché l’Amministrazione degli Stati Uniti ha fatto di più per stimolare l’economia.
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